Nel sec. XII la città si diede autonomi ordinamenti comunali; collegata dapprima con le forze guelfe, passò poi alla parte ghibellina, rimanendo a lungo il principale punto di riferimento delle forzefilo-imperiali nella regione, opposto alla guelfa Perugia. Agli inizi del sec. XIV però, con il crollo delle fortune ghibelline, anche a Foligno poté affermarsi (1310) la fazione guelfa, guidata dalla famiglia dei Trinci. Impadronitosi del potere, Rinaldo Trinci fece di Foligno il centro di una signoria che a poco a poco allargò la sua influenza politica e territoriale, portando prestigio e ricchezza alla città. Nel 1439, in seguito ad un grave fatto di sangue di cui si era macchiato Corrado III Trinci, Papa Eugenio IV fece occupare la città dalle truppe del cardinale Vitelleschi; il Trinci fu giustiziato, e il territorio fu annesso allo stato pontificio, di cui seguì da allora in poi le vicende. Nel 1860 la città viene annessa al Regno d’Italia.
Fu città umbra e fiorente municipio romano. Gastaldato Longobardo, nel 774 entrò a far parte dello Stato della Chiesa. Dopo alterne vicende, i Trinci di Foligno imposero il loror dominio dal 1371 fino al 1439, quando Bevagna fu sottoposta a governatori pontifici. Con il 1860 cessò il dominio della Chiesa e Bevagna entrò a far parte del Regno d’Italia.
Fu città umbra e fiorente municipio romano. Gastaldato Longobardo, nel 774 entrò a far parte dello Stato della Chiesa. Dopo alterne vicende, i Trinci di Foligno imposero il loror dominio dal 1371 fino al 1439, quando Bevagna fu sottoposta a governatori pontifici. Con il 1860 cessò il dominio della Chiesa e Bevagna entrò a far parte del Regno d’Italia.
Di antica origine, Gualdo Cattaneo nel medioevo fece parte del Ducato di Spoleto. Nel 975 con la fondazione del castello di Gualdo e la sua donazione alla famiglia Cattaneo. Ebbe molta importanza per la sua posizione strategica dominante sulla valle del Tevere e quella spoletina. Nel 1493 papa Alessandro VI Borgia la diede in amministrazione a Foligno che volle potenziarne le difese costruendovi una Rocca. 1860 entra a far parte del Regno d’Italia.
Nel medioevo l’abitato ebbe il nome di Coccorone. Nel 1249 fu devastata dalle truppe di Federico II, ma venne subito ricostruita con il suo attuale nome. Nel corso del secolo XIV Montefalco fu a lungo sede preferita dei rettori del ducato di Spoleto (1320-1355). Successivamente (1379-1424- e 1438-1439) Montefalco fini sotto la signoria dei Trinci di Foligno. Dal 1446 al 1860 tornò sotto l’autorità della Chiesa che le riconobbe il libero governo, ottenendo nel 1848 il titolo di città.
Nel medioevo l’abitato ebbe il nome di Coccorone. Nel 1249 fu devastata dalle truppe di Federico II, ma venne subito ricostruita con il suo attuale nome. Nel corso del secolo XIV Montefalco fu a lungo sede preferita dei rettori del ducato di Spoleto (1320-1355). Successivamente (1379-1424- e 1438-1439) Montefalco fini sotto la signoria dei Trinci di Foligno. Dal 1446 al 1860 tornò sotto l’autorità della Chiesa che le riconobbe il libero governo, ottenendo nel 1848 il titolo di città.
Nel 571d.C, fu assedita dai Longobardi, venuti in difesa del Ducato di Spoleto.Le successive tappe fino al Mille, seguirono l’accentuarsi della funzione strategica di Nocera. Nel XII secolo la città si vede sottomessa a Perugia. In seguito viene amministrata dallo stato pontificio. Dal Rinascimento in poi, incomincia ad acquistare una certa celebrità sotto il profilo turistico grazie alla fama della sua acqua, già nota per le sue qualità e per i suo effetti benefici.
Ritenuta sempre un’ ottimo punto strategico per la sua posizione geografica, nei secoli il suo destino diviene indissolubilmente legato a quello dei centri vicini. Appartiene quindi in epoche successive al Ducato di Spoleto, poi al Regno Pontificio e infine al feudo della famiglia Collicola.
Ritenuta sempre un’ ottimo punto strategico per la sua posizione geografica, nei secoli il suo destino diviene indissolubilmente legato a quello dei centri vicini. Appartiene quindi in epoche successive al Ducato di Spoleto, poi al Regno Pontificio e infine al feudo della famiglia Collicola.
Gli Umbri e gli Etruschi, ormai confederati nelle associazioni sacrali, vi celebravano le feste annuali. Con il crollo dell’lmpero d’Occidente subì la sorte del resto d’Italia. Danneggiato durante l’invasione dei Goti, fece parte del Ducato Longobardo di Spoleto e ne seguì le sorti fino alla fine del sec. XII, quando fu assoggettato alla Chiesa. Nel 1360 si concesse gli statuti comunali.Dal 1389 al 1583 Spello entrò nell’orbita dei Baglioni di Perugia, che la dominarono, pur tra alterne vicende di altre Signorie. Nel 1583 tornò definitivamente allo Stato della Chiesa. Periodo, questo, favorevole per la città che si è arricchita di alcuni capolavori rinascimentali.
Ebbe vita travagliata: più volte distrutta, venne finalmente ricostruita in altura per una maggiore possibilità di difesa. Occupata dai Longobardi, Trevi fu sede di gastaldato e subì devastazioni da parte di diverse civiltà.Fu unita a Foligno da Papa Innocenzo III. II Papa l’assegnò come vicario ai figli di Nicolò Maurizi da Tolentino, che la tennero sino al 1440. Nel 1470 sorse a Trevi la prima tipografia dell’Umbria e la quarta d’Italia. Nel 1784 il Pontefice Pio VI dette a Trevi il titolo di città. Nel 1860 entrò a far parte del Regno d’Italia.
Ebbe vita travagliata: più volte distrutta, venne finalmente ricostruita in altura per una maggiore possibilità di difesa. Occupata dai Longobardi, Trevi fu sede di gastaldato e subì devastazioni da parte di diverse civiltà.Fu unita a Foligno da Papa Innocenzo III. II Papa l’assegnò come vicario ai figli di Nicolò Maurizi da Tolentino, che la tennero sino al 1440. Nel 1470 sorse a Trevi la prima tipografia dell’Umbria e la quarta d’Italia. Nel 1784 il Pontefice Pio VI dette a Trevi il titolo di città. Nel 1860 entrò a far parte del Regno d’Italia.
Le prime tracce che testimoniano l’esistenza di un centro abitato risalgono a pochi anni prima dell’ anno mille; da allora il paese ha seguito le sorti dei comuni pi vicini, passando nel 1282 sotto il dominio di Assisi e nel 1383 sotto la signoria della famiglia Trinci di Foligno.
Morbidi rilievi collinari ricchi di boschi, di vigneti e di oliveti si alternano, in un continuo avvicendarsi, ad ampie conche trapunte di alberi e di campi. Borghi e castelli medioevali offrono una straordinaria varietà di panorami e di scorci suggestivi. Tipiche case coloniche, incastonate tra campi di varie forme e colori, disegnano un mosaico policromo di grande suggestione. Innumerevoli opere d’arte sono sparse nelle varie città, che si fondono con il paesaggio in perfetta armonia. L’altitudine, la varietà dei terreni, la disposizione e la distribuzione dei rilievi e dei bacini arricchiscono il paesaggio di caratteristiche diverse.
Morbidi rilievi collinari ricchi di boschi, di vigneti e di oliveti si alternano, in un continuo avvicendarsi, ad ampie conche trapunte di alberi e di campi. Borghi e castelli medioevali offrono una straordinaria varietà di panorami e di scorci suggestivi. Tipiche case coloniche, incastonate tra campi di varie forme e colori, disegnano un mosaico policromo di grande suggestione. Innumerevoli opere d’arte sono sparse nelle varie città, che si fondono con il paesaggio in perfetta armonia. L’altitudine, la varietà dei terreni, la disposizione e la distribuzione dei rilievi e dei bacini arricchiscono il paesaggio di caratteristiche diverse.
Le prime capanne su palafitte vennero costruite su isolotti del lago Tiberino, ormai ampiamente ritiratosi. Fu fondata con molta probabilità dagli Umbri che agli inizi del I millennio a.C. si stabilirono in Italia centrale e la denominarono Tiferno. Nel VII secolo a.C. circa ebbero scambi comerciali con il popolo degli Etruschi che erano penetrati fino alla sponda destra del Tevere.
Secondo l’iscrizione, la città sarebbe stata fondata nel 672 a.C. e anche se questa datazione non può essere presa alla lettera, in quanto relativa presumibilmente ad un mito, i riscontri archeologici testimoniano di un insediamento di popolazioni databile proprio a quel periodo (VIII-VII sec.). I primi di questi sono probabilmente ascrivibili agli Umbri o ai Sabini e l’occupazione antropica del territorio avvenne a partire dal periodo Neolitico. Intorno al III secolo a.C., fu conquistata dai Romani e la loro presenza si estese lungo la via Flaminia: i nuclei abitati sorsero in tutto il territorio, favorendo la trasformazione di alcuni centri locali in municipia e successivamente in un fiorente municipio.
Secondo l’iscrizione, la città sarebbe stata fondata nel 672 a.C. e anche se questa datazione non può essere presa alla lettera, in quanto relativa presumibilmente ad un mito, i riscontri archeologici testimoniano di un insediamento di popolazioni databile proprio a quel periodo (VIII-VII sec.). I primi di questi sono probabilmente ascrivibili agli Umbri o ai Sabini e l’occupazione antropica del territorio avvenne a partire dal periodo Neolitico. Intorno al III secolo a.C., fu conquistata dai Romani e la loro presenza si estese lungo la via Flaminia: i nuclei abitati sorsero in tutto il territorio, favorendo la trasformazione di alcuni centri locali in municipia e successivamente in un fiorente municipio.
In certi casi la testimonianza della consapevolezza di questo rapporto tra natura e architettura è manifestata esplicitamente, come nell’iscrizione apposta sul famoso pozzo di San Patrizio che recita “quod natura munimento inviderat industria adiecit” chiarendo appunto, che “Ciò che la natura aveva negato per la difesa – in questo caso l’acqua- lo aggiunse l’attività umana”. Visitare questa città è come attraversare la storia, perché vi si ritrovano, stratificate e concentrate, in uno spazio fisico precostituito, le tracce di ogni epoca per quasi tre millenni.
Originariamente fu una città etrusca (Perusia) e divenne un municipio romano a partire dal 295 a.c. Perugia con le sue stradine e vicoli caratteristici, le chiese, i palazzi maestosi e la sua storia millenaria, e’ una citta’ da scoprire in tutto il suo splendore dai visitatori; conservando l’aspetto di un piccolo borgo medievale fortificato. Potrete visitare la Galleria Nazionale il Pozzo Etrusco, l’Oratorio di San Bernardino o semplicemente passeggiare e fare shopping a Corso Vannucci . Si possono ammirare pittori e affreschi del 1400, accanto ai capolavori del Rinascimento fra tutti, spiccano capolavori di Duccio di Buoninsegna, Piero della Francesca, Beato Angelico, Pinturicchio e Perugino . Fra le più importanti manifestazioni che sono organizzate nella città possiamo citare il festival musicale di Umbria jazz e la manifestazione gastronomica di Eurochocolate.
Originariamente fu una città etrusca (Perusia) e divenne un municipio romano a partire dal 295 a.c. Perugia con le sue stradine e vicoli caratteristici, le chiese, i palazzi maestosi e la sua storia millenaria, e’ una citta’ da scoprire in tutto il suo splendore dai visitatori; conservando l’aspetto di un piccolo borgo medievale fortificato. Potrete visitare la Galleria Nazionale il Pozzo Etrusco, l’Oratorio di San Bernardino o semplicemente passeggiare e fare shopping a Corso Vannucci . Si possono ammirare pittori e affreschi del 1400, accanto ai capolavori del Rinascimento fra tutti, spiccano capolavori di Duccio di Buoninsegna, Piero della Francesca, Beato Angelico, Pinturicchio e Perugino . Fra le più importanti manifestazioni che sono organizzate nella città possiamo citare il festival musicale di Umbria jazz e la manifestazione gastronomica di Eurochocolate.
Le sue origine risalgono all’ottavo secolo prima di Cristo, quando con il nome di Tutere segnava il confine delle terre etrusche.
Todi conserva intatta una delle più belle piazza d’Italia: Piazza del Popolo, con i suoi edifici di rara bellezza come il Palazzo del Popolo del milleduecento Palazzo dei Priori (quattordicesimo secolo) e Palazzo del Capitano (milletrecento ). Quest’ultimo è oggi sede della Pinacoteca la quale ospita una pala d’altare della scuola del Perugino.Piazza del Popolo è anche l’accesso alla Todi sotterranea dove si possono visitare le Cisterne Romane , sistema idrico sotterraneo della città antica.
La città è protetta da una doppia cinta muraria, esternamente etrusca ed internamente medievale.Negli ultimi anni e’ stato nominato comune piu’ vivibile d’Italia .
Tra le piu’ antiche opere di Spoleto sono l’arco di Druso del 23 d.C. (presso la chiesa romanica di Sant’Ansano), il Teatro romano la cui costruzione risale ai primi anni dell’ Impero, oltre alla basilica paleocristiana del quarto secolo , chiesa di S.Gregorio Maggiore, Ponte Romano a tre arcate in blocchi di travertino e l’anfiteatro del secondo sec. d.C., al possente Ponte delle Torri . Grazie a questi eventi la Città si è conquistata un ruolo di importanza internazionale nel mondo artistico e culturale e le attività connesse hanno assunto un ruolo primario nell’economia locale.Fra le più importanti manifestazioni che sono organizzate nella città merita senza dubbio una particolare menzione il Festival dei due mondi di spoleto.
Tra le piu’ antiche opere di Spoleto sono l’arco di Druso del 23 d.C. (presso la chiesa romanica di Sant’Ansano), il Teatro romano la cui costruzione risale ai primi anni dell’ Impero, oltre alla basilica paleocristiana del quarto secolo , chiesa di S.Gregorio Maggiore, Ponte Romano a tre arcate in blocchi di travertino e l’anfiteatro del secondo sec. d.C., al possente Ponte delle Torri . Grazie a questi eventi la Città si è conquistata un ruolo di importanza internazionale nel mondo artistico e culturale e le attività connesse hanno assunto un ruolo primario nell’economia locale.Fra le più importanti manifestazioni che sono organizzate nella città merita senza dubbio una particolare menzione il Festival dei due mondi di spoleto.
Lo si puo’ notare dai numerosi monumenti sparsi in tutta la città tipo la facciata del Tempio di Minerva, resti del Forum , l’anfiteatro, le mura Romane , la famosa “Rocca Paolina” , le chiese di Santa Chiara , San Rufino , la basilica di San Francesco . Inoltre successivamente risenti’ delle dominazioni dei Gotici , Longobardi e stato pontificio . Assisi e’ la città natale di San Francesco , il piu’ famoso dei suoi cittadini . E’ incantevole perdersi nei vicoli e le stradine di questa fantastica e storica citta’ dall’atmosfera unica.
Comprende tre isole: l’Isola Polvese, la più grande , importante centro didattico e di studio ambientale; l’Isola Maggiore, la seconda in ordine di grandezza, dove potrete trovare un grazioso borgo di pescatori risalente al Quattrocento ; l’Isola Minore, di proprietà privata.L’aspetto naturalistico del Parco è quello di una zona umida di grandissima importanza. Il lago, incastonato tra le colline umbre ha, da sempre, rappresentato per l’avifauna acquatica un’importante area di svernamento, sosta e riproduzione, e per le specie ittiche un habitat perfetto per vivere e riprodursi. Le citta’ piu’ belle e importanti che si affacciano sul lago sono : Castiglion del lago , Tuoro e Passigano dove potrete respirare atmosfere uniche e indimenticabili.
Comprende tre isole: l’Isola Polvese, la più grande , importante centro didattico e di studio ambientale; l’Isola Maggiore, la seconda in ordine di grandezza, dove potrete trovare un grazioso borgo di pescatori risalente al Quattrocento ; l’Isola Minore, di proprietà privata.L’aspetto naturalistico del Parco è quello di una zona umida di grandissima importanza. Il lago, incastonato tra le colline umbre ha, da sempre, rappresentato per l’avifauna acquatica un’importante area di svernamento, sosta e riproduzione, e per le specie ittiche un habitat perfetto per vivere e riprodursi. Le citta’ piu’ belle e importanti che si affacciano sul lago sono : Castiglion del lago , Tuoro e Passigano dove potrete respirare atmosfere uniche e indimenticabili.